A
distanza di tempo mi ritrovo a leggere il continuo di “Nucleo Centrale” …
“Relatività
Centrale” non delude assolutamente le aspettative che avevo riposto quando
finii di leggere “Nucleo Centrale”. Nonostante il fatto che questo libro sia un
sequel ha mantenuto le aspettative, ma allo stesso tempo c’è stata
un’evoluzione di personaggi e caratteri. Ritornare a vivere le avventure
del commissario Lombino ha fatto sì che mi affezionassi ancora di più al
protagonista, direi un vero e proprio ritorno di fiamma. Un protagonista mai
scontato, alquanto pragmatico e, anche se apparentemente i suoi modi possono
sembrare molto freddi e insensibili, la realtà dimostra che dietro al commissario Lombino si nasconde un uomo umile e pieno d’amore. “Relatività
Centrale” è un noir che si legge in poco tempo, la naturalezza di ambientazione
e trama rende tutto più vivo e il fruitore oltre ad appassionarsi al caso in sé,
gode delle immagini del quotidiano e degli attimi che contornano il caso
principale, salvo poi risolversi alla fine del romanzo aumentando così
adrenalina e suspense. “Relatività centrale” non è il solito
romanzo, quindi a mio parere va assolutamente consigliato sia ai giovani che
agli adulti.
Maddalena
Cerbone
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