martedì 26 giugno 2012

Grande attesa per il ritorno del commissario Lombino


Nella splendida cornice del Circolo Posillipo è stato presentato ieri “Relatività centrale”, il secondo lavoro di Vito R. Ferrone, l’atteso seguito di  “Nucleo centrale”. Tornano i temi cari al commissario Lombino: altri delitti eccellenti si consumano in una Napoli caotica e sempre tragicamente affascinante, e intanto il nostro commissario è alle prese con l’organizzazione di un matrimonio, il suo, con la splendida dottoressa Scarfoglio. Scopriamo così che la tormentata storia con l’affascinante PM è giunta a un lieto epilogo. Ma non sarà facile, come giustamente ci anticipa la quarta di copertina. Per fortuna esiste la fisica, esiste Einstein e la relatività, il rifugio mentale di Lombino, la sua personalissima oasi dove rigenerarsi e fare chiarezza, dentro se stessi, in primo luogo. Tra dubbi, dolorose incertezze e “notti dell’Innominato” lo sguardo acuto del commissario, la sua innata capacità di leggere il "fattore umano" e, non ultimo, il suo “cuore partenopeo”, ancora una volta, forniranno la chiave per venire a capo dell’intricata vicenda.
L’affettuosa prefazione del magistrato Caria, la lusinghiera presentazione della prof.ssa Ferri e gli stralci del libro letti con maestria dalla prof. ssa Tavani hanno fatto intravedere non solo una storia profondamente umana, che avvince il lettore con il noto stile schietto e sottilmente ironico, ma anche l’apprezzabile evoluzione di un originale talento narrativo.
Ros

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